TinyDropdown Menu a brettio cose a caso: 2012

31 dicembre 2012

Notes riciclati come faceva il Nonno Giorgio

Oggi da una vecchia agenda ho fatto un bel po' di notes, velocissimi e semplicissimi da fare.
un bel modo per riciclare :)
Questi notes fatti così li ho sempre visti in casa fin da bambina, perché li faceva mio Nonno.
Occorrono: un taglierino, un tagliere o un appoggio per tagliare con il taglierino, una riga x tagliare dritto, della colla tipo mastice, degli elastici e uno stecco tipo quelli del gelato. Prendere una certa quantità di pagine sovrapporle e tagliare della grandezza desiderata, io ho tagliato in quattro la pagina, poi dividerli in mazzetti dell'altezza che desideriamo per i nostri notes. Mettere l'elastico, verso il lato dove metteremo la colla, per tenere ferme le pagine.
Prendiamo lo stecco da gelato mettiamoci un po' di mastice, poco perché ce ne vorrà pochissimo un velo, poi lo passiamo sulla costa dei fogli, creerà una sottile patina tanto da tenere i foglietti insieme e pratica per staccarli senza strapparli.


25 ottobre 2012

Salsa bietole e noci



Questa salsa mi ricorda tanto i pansoti alla genovese (pasta tipica ripiena di erbette,ricotta e maggiorana condita con la salsa di noci). Al momento per mangiare pansoti vegani, devo farmeli, ma ci vuole un po’ di lavoro. Invece con questa ricetta molto veloce si riassapora un gusto simile potendo condire il formato e il tipo di pasta che preferiamo.

Lista della spesa per 4 persone: 250g di pasta in questo caso penne di farro bianca, 60g di bietole (prive di costa) già cotte e strizzate molto bene, 1 spicchio d’aglio, 12 gherigli di noci, circa 30g di mollica di pane, 3 cucchiai da tavola di latte di soia senza zucchero (chi preferisce anche di riso sempre senza zucchero), 3 cucchiai da tavola di olio d’oliva extra vergine d’oliva, maggiorana a piacere, sale q.b.
Utensili: un tagliere ed un coltello affilato, un mixer per frullare tutti gli ingredienti, un cucchiaio da tavola, una coppetta che contenga la mollica di pane e la pentola per cuocere la pasta.

Dopo aver strizzato molto bene le bietole le tritiamo sul tagliere con il coltello, prendiamo la mollica di pane, la mettiamo nella coppetta e ci mettiamo i tre cucchiai di latte di soia e lasciamo che venga assorbito dalla mollica. Mettiamo le bietole nel mixer con i gherigli, l’olio e lo spicchio d’aglio pulito e tagliato a pezzettini e iniziamo a frullare, poi aggiungiamo la mollica ed eventualmente anche il latte che non è stato assorbito del tutto, poi mettiamo la maggiorana e saliamo a piacere. Nel frattempo avremo messo sul fuoco la pentola d’acqua e cotto la pasta, tenete da parte un po’ di acqua di cottura che potrebbe servire per stemperare un po’ la salsa se questa dovesse essere un po’ troppo consistente.

Questa ricetta è pubblicata anche sul sito LaboratorioVeg


23 settembre 2012

Ceebu Yapp vegan


 
Il Ceebu yapp è un piatto senegalese a base di riso con verdure e carne. Anni fa ho avuto un fidanzato senegalese e spessissimo cucinava questo piatto e mi piaceva molto. Così mi è tornato in mente e una gran voglia di rimangiarlo, così ho pensato di farlo mettendo il seitan al posto della carne visto che ora non la mangio più. Devo dire che è venuto come me lo ricordavo, in questo piatto non c’era solo la carne, ma verdure tra cui la manioca che mi piace molto.
La manioca è un arbusto tropicale che ha dei tuberi molto ricchi di amido, originaria dell’America meridionale ma poi portata in Africa e Asia dove viene usata molto; i tuberi della varietà dolce si usano come ortaggi cuocendoli. Ovviamente la ricetta è riadatta e basata sul ricordo di più di una decina di anni fa ;)

Lista della spesa per 2 persone: 180g di riso ribe, 6 cucchiai da tavola di olio extra vergine d’oliva, 1/2 cipolla gialla, 100g di seitan, 2 cucchiai da tavola di maizena, 1 cucchiaino di aceto di mele, 1 litro di acqua, 5 o 6 foglie di verza, 2 o 3 carote, 1/2 manioca (se è grande 1/3), 1 cucchiaio da tavola di senape, sale q.b.

Utensili: una pentola che contenga circa 4 litri d’acqua, coltello e tagliere, una ciotola, una fondina, una schiumarola, un cucchiaio da tavola e uno di legno.

Tagliare il seitan a quadretti prendere la fondina, mettere la maizena e passarci il seitan e aggiungere anche il cucchiaio di senape e il cucchiaino di aceto di mele.
Pulire e tagliare a quadretti la cipolla, mettere sul fuoco la pentola con i 6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, quando l’olio sarà caldo aggiungere la cipolla e farla rosolare, mettere anche il seitan e farlo dorare, poi toglierlo con la schiumarola e metterlo in una ciotola e tenerlo in caldo.
Aggiungere nella pentola dove c’è la cipolla con l’olio un litro d’acqua e le verdure pulite, le foglie di verza intere, le carote pelate e tagliate a metà, la manioca pelata e tagliata in tre pezzi grossi, quest’ultima al centro ha un parte sottile un po’ filacciosa, si può togliere prima di cuocerla aiutandosi con il coltello (oppure da cotta). Far cuocere le verdure per circa 20 minuti, comunque verifichiamo con una forchetta se son cotte, se riusciamo a infilzarle senza far fatica son pronte.
Togliere le verdure con la schiumarola tagliarle in pezzi più piccoli e metterle insieme al seitan in caldo. Mettere a cuocere il riso nel brodo seguire il tempo di cottura che è scritto sulla confezione, se man mano che cuoce il riso non dovesse bastare il brodo aggiungere poca acqua, il riso dovrà asciugarsi molto, molto bene quasi, dico quasi, fino al punto che debba attaccarsi alla pentola….ma non dovrà attaccarsi!!! ;)
La tradizione vuole che si mangi tutti dallo stesso grande piatto che viene composto con il riso come base e poi verdure e seitan distribuite sopra.


Questa ricetta è pubblicata anche sul sito LaboratorioVeg





14 settembre 2012

Ambra per i denti



È da quasi vent'anni che ho un dente del giudizio (che non voglio togliere) che sta crescendo e forse non crescerà mai del tutto, la gengiva era sempre infiammata.
Leggendo su internet mi sono ritrovata su siti in cui parlavano di quanto sia utile una collanina di ambra nella dentizione dei bimbi. Così ho voluto provare su me stessa, ho acquistato una collanina di ambra per adulti e da quando ce l'ho ho risolto il mio problema di dente del giudizio se non la indosso per qualche giorno inizia a darmi fastidio la gengiva. In questi ultimi cinque anni l'ho quasi sempre portata e non ho dovuto più prendere nessun antidilorifico



04 settembre 2012

Rosti di patate aglio e rosmarino

 



Voglia di patate e poco tempo per cucinare? Questa è la ricetta che fa per voi!!

Lista della spesa (per 2 persone): 3 patate gialle, se sono piccole anche 4, un rametto di rosmarino fresco, uno spicchio d’aglio, sale q.b., un filo d’olio extra vergine d’oliva per ungere la padella

Contorno: in questo caso sono pomodorini ciliegia lavati e tagliati a metà senza condimento, questa scelta perché il rösti è già saporito, comunque stanno bene abbinati anche ad una bella insalata :)
Utensili: una grattugia per julienne (fondamentale ;) ),una forchetta, una ciotola e una ciotolina, un colino da 10/15 cm di diametro, un cucchiaio, lo spremi aglio, tagliere e coltello, una padella ed una spatola di legno.
Pulire l’aglio, spremerlo con lo spremiaglio e lasciarlo da parte, lavare il rosmarino, eliminare il rametto e tritare finemente in punta di coltello. Unire all’aglio nella ciotolina.
Pelare le patate e lavarle, iniziare a grattugiare le patate sopra alla ciotola. Per riuscire a grattugiare tutta la patata senza pelarsi le dita, a meno che la vostra grattugia non abbia un accessorio che tiene la patata e salva le dita, si può usare una forchetta infilzando la patata più infondo possibile, ma che faccia presa così la grattugia troverà la forchetta e non le vostre dita ;)

Mettiamo le patate a julienne nel colino sospeso sulla ciotola così il liquido in eccesso gocciolerà. Dopo aver buttato il liquido rimettere le patate nella ciotola e mescolare all’aglio e al rosmarino preparati in precedenza. Salare a piacere.
Mettere la padella a fuoco medio con un filo d’olio, che basti per ungerla tutta bene in modo che i rösti non si attacchino, quando è calda con il cucchiaio prendere una parte delle patate e metterla nella padella schiacciandola dandole la forma di una piccola frittatina rotonda, farla cuocere 2/3 minuti e con la spatola di legno girarla, se è ancora “pallida” girarla ancora e farla cuocere ancora un po’, più saranno piccoli sottili meno ci metteranno a cuocere. Se si fanno molto piccoli sono indicati anche ad accompagnare aperitivi o antipasti.

Questa ricetta è pubblicata anche sul sito LaboratorioVeg




14 agosto 2012

Paccheri mangia e bevi (un concentrato di freschezza e vitamine!)




Da oggi nasce una collaborazione con Samantha di LaboratorioVeg.
Samantha mi ha chiesto di collaborare con lei scrivendo delle ricette, molto onorata ho accettato e inizio questa nuova avventura :)

Lista della spesa (per 3 persone): 250gr di paccheri di grano duro (di farro o kamut o integrale) o altra pasta purché sia corta e raccolga la salsa (condimento della pasta:) 7 pomodorini ciliegia, 1/2 cetriolo, 5 ravanelli, 1/2 peperone rosso, 1/2 cipolla rossa, 1 spicchio d’aglio, 2 o 3 foglie di basilico, 1 cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva, 3 cucchiai abbondanti di tofu, sale q.b. ,pepe q.b.,tabasco (fac.)

Utensili vari: un mixer, tagliere, coltello affilato per pulire e tagliare le verdure, un colino a maglia fitta almeno 10 cm di diametro, una ciotola per appoggiarci il colino, un cucchiaio da minestra e la pentola per lessare la pasta.
Lavare e tagliare a tocchetti tutte le verdure della lista metterle nel mixer e frullarle con il cucchiaio d’olio, sale q.b. e tabasco q.b., quando è tutto ben frullato prendere il colino appoggiarlo sulla ciotola e mettere le verdure appena frullate, con il cucchiaio rimescoliamo per far si che il succo delle verdure vada tutto nella ciotola, quando non gocciolerà più niente, rimettere la polpa di verdure che è nel colino nel mixer aggiungere i tre cucchiai di tofu e frullare nuovamente ed ecco che il condimento della pasta è pronto!
Nel frattempo avrete cotto la pasta, scolatela e unite la salsa. Il succo che è nella ciotola lo metteremo in frigo finchè non lo serviremo a tavola insieme alla pasta. Si può aggiungere una macinata di pepe se piace, sia sulla pasta che al succo, in quest’ultimo anche qualche cubetto di ghiaccio se vi và. :D

Questa ricetta è pubblicata anche sul sito LaboratorioVeg
 

02 agosto 2012

Deodorante fatto in casa

Finalmente sono riuscita a fare la ricetta su misura per me, spero che possa essere efficace anche per altri, ci sono volute un po' di calibrazioni , ma ce l'ho fatta, anche se sono convinta che varierà ancora a seconda dei periodi climatici.

Faccio un piccolo spruzzino da 30ml per volta così non ho grossi problemi di conservazione e poi è talmente facile da fare ci vuole un attimo.

Riempio il contenitore da 30ml non fino all'orlo con acqua bollita o distillata (quella per il ferro da stiro o quella prodotta dai condizionatori d'aria, che io non ho), aggiungo 25 gocce di tea tree oil (olio di maleleuca) in questo link sono spiegate proprietà ed usi, perchè è un olio essenziale dalle mille virtù.
Dopo le gocce di olio essenziale di tea tree una punta di cucchiaino da caffè di bicarbonato..... ed è fatto !!!
Io abitualmente non uso profumi per cui a me basta così, che riesca a funzionare dalla mattina alla sera senza problemi, ma ciò non toglie che si possa aggiungere qualche goccia di olio essenziale della fragranza che piace di più.
Come si può notare dalle foto tende a separarsi l'olio dall'acqua,ma basta scuoterlo un pochino prima dell'uso e pulire il buchetto dello spruzzino perchè il bicabonato tende ad incrostrarlo.



31 luglio 2012

Kefir d' acqua

I grani di Kefir d'acqua (ma anche quelli di latte) sono batteri che si riproducono e creano una bevanda buona, dissetante, ricca di vitamine e con tante proprietà dei fermenti lattici e probiotici.
Da quando l'ho provata, ormai da aprile di quest'anno, non posso più pensare ad un giorno senza :)
Il Kefir è leggermente frizzante e leggermente alcolico, dovuto alla fermentazione.
Essendo una colonia di batteri si moltiplicano, per cui andando avanti sarete in grado di regalare granuli ad amici e parenti a volontà o rendersi disponibile a darne tramite siti o forum che trattano l'argomento kefir.
Il Kefir non si vende, ma si regala.

come si prepara?

i nostri grani di kefir per crescere e moltiplicarsi hanno bisogno di mangiare zuccheri, per cui vanno bene zucchero di canna grezzo, miele e malto, io personalmente lo faccio con zucchero grezzo di canna, non ho provato ne con malto e miele. Bisogna stargli un po' dietro ma la soddisfazione e la goduria di assaporare questa bevanda ne vale proprio la pena, senza contare i benefici che dà al nostro intestino.

Bisogna avere una brocca di vetro, facile da pulire con coperchio non ermetico, perchè va coperto per mantenerlo protetto, ma non chiuso perchè con la fermentazione potrebbe rompersi la brocca.
Ci vuole una caraffa da più di un litro se si vuole circa 1 litro di kefir da bere o piu capiente se vogliamo produrne di più. Io al momento ne uso una da due litri e lo faccio fermentare dalle 24 alle 48 ore, il massimo di tempo di fermentazione è di 72 oltre si può rischiare che i nostri grani si possano inquinare con altri batteri.
La fermentazione dalle 24 alle 48 ore aiuta il nostro intestino ad essere regolare per le persone, che come me, sono (erano, grazie al kefir) un po' stitiche, dalle 48 alle 72 avremo un kefir più astringente e più acidulo perchè i fermenti avranno mangiato e digerito quasi tutto lo zucchero. Io l'ho fatto astringente durante una influenza gastro intestinale e devo dire che ha fatto il suo dovere :)
Un altro utensile che ci vuole è un colino a maglia fitta di almeno 10 cm di diametro per filtrarlo e un' altra brocca o bottiglia di vetro che si possano tenere in frigo con un tappo non ermetico.

ricetta:
per 2 litri di kefir

2 litri d'acqua decantata o filtrata
6 cucchiai da minestra di grani di kefir
6 cucchiai da minestra di zucchero di canna grezzo bio, io uso anche le qualità demerara o mascobado (malto o miele)
1 limone non trattato bio messo nella brocca ben lavato e tagliato a metà
2 fruttini disidratati bio e non trattate con zuccheri o sciroppi di glucosio. Tipo: prugne, datteri, albicocche, fichi se fossero uvette o fruttini rossi una manciatina, quest'ultime se le mettete in un tulle tipo quelli da confetti e legato sarà più facile al momento di doverle togliere.
Rimescolare il tutto delicatamnete e aspettiamo la fermentazione, il kefir deve stare tra i 18 e i 25 gradi centigradi. Se avete caldo in casa come me che sto in mansarda si può far fermentare anche in frigo, ci metterà un pochino di più, per cui state un po' più larghi con i tempi.

Quando sono passate le ore necessarie, prendere la brocca, quella che poi metteremo in frigo, un piattino ed un cucchiaio con il quale toglieremo il limone e la frutta, poi il colino e scaraffiamo il kefir
puliamo la caraffa della fermentazione sotto all'acqua (no sapone, non è necessario), se sciacquate i grani di kefir sotto l'acqua del rubinetto attenzione che non sia ne calda ne ghiacciata, io non lo faccio più perchè tendono a crescere meno e possono essere indeboliti dal cloro, prima lo facevo solo una volta si e una no.
Rimettiamo i sei cucchiai di grani nella caraffa aggiungiamo l'acqua i 6 cucchiai di zucchero, il limone e la frutta... e via un altra caraffa di kefir a fermentare :)
Io per praticità e per ricordarmi quando ho messo su il kefir scrivo con un pennarello indelebile sulla caraffa di vetro  o sul bordo del piattino che fa da coperchio data, poi viene via benissimo lavando con una paglietta.

I grani che avrete in più come dicevo prima, li potere regalare o usare come concime per l'orto o per le piante o semplicemente metterli nella compostiera.
Oppure tenerne una cultura da parte pronta per essere regalata, come si fa? In un barattolo di vetro con il tappo appena appena avvitato (quasi appoggiato) mettere i grani in eccesso con acqua e un po' di zucchero, ricordatevi di cambiare l'acqua ogni 3/4 giorni, questo metodo è utile anche per cambiare completamente la vostra cultura, che dopo un po' di mesi di fermentazioni potrebbe essere più affaticata, mentre quelli in frigo non si affaticano, anzi dormicchiano ;)

Mi sembra di avere detto tutto e allora basta solo provare, io posso distribuire grani di kefir d'acqua su Genova, posso anche spedirlo, ma chiedendo le spese di spedizione.
Il mio consiglio è cercare bene su internet o spargendo la voce per trovarli vicino a voi :)

Per chi ha Facebook a questo link il gruppo Kefir Italia con lista donatori di tutta italia tra i file del gruppo.

Se volete aromatizzare il kefir con erbe per infusi ecco come fare la bustina "fai da te"
Se volete una bibita fresca ecco il link La "fanta" fatta in casa
Se volete un'aperitivo fresco ed estivo Un'aperitivo alla fragola
Un altro abbinamento con il nostro kefir Frullakefir al melone

Grazie a tutte le persone che ho conosciuto in questi anni!!

P.s.: se mi scrivete un commento per la richiesta con e-mail, vi risponderò direttamente con una e-mail e non con un commento su questo post! :)


 





















01 giugno 2012

La torta che diventa biscotto

Se fai una torta troppo grande e non ce la fai a finirla, o se vuoi avere torta e biscotti ecco la soluzione.
La parte di torta che vuoi far diventare biscotti tagliala a fette sottili circa un centimetro e poi da queste fette ricava dei quadrati o dei rettangoli a piacimento. Accendi il forno a 150 gradi e inforna i biscotti per circa 10 minuti poi girali e infornali ancora per circa 10 minuti, il tempo dipende da quanto li vogliamo tostati :)

23 maggio 2012

Gallina scalda mani

Gallina jeans recuperato da un paio vecchio e pezzetti di stoffa di magliette colorate che non si usano più, riempito con noccioli di ciliegia.
La gallina si può mettere nel forno a microonde o nel forno tradizionale a minimo a scaldare, i noccioli di ciliegia trattengono a lungo il calore per cui ci si può scaldare le mani per almeno una ventina di minuti.
La gallina si può anche tenere in freeze e come con il calore anche con il freddo ci si può rinfrescare :)